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Intervista a Massimiliano Vetrugno

C’è un nuovo Brand nella stivaleria western di alta qualità: parliamo di Queen Boots, marchio nato in Puglia da un’idea imprenditoriale di Massimiliano Vetrugno, che in questa sua prima stagione sta già raccogliendo i primi frutti del suo lavoro appassionato. Max, appassionato Reiner spesso in gara a livello regionale e nazionale, ha trasformato la sua passione per l’equitazione western style  in una idea imprenditoriale. Come è successo? Lo chiediamo a lui, ovviamente.

Vedi, professionalmente  nasco come imprenditore edile, ma come hai detto tu  da molti anni monto e gareggio cavalli da Reining. E devo dirti che, cambiando diversi stivali di diverse marche nel tempo,  ho sempre avuto in testa una sorta di “chiodo fisso”: ma perchè devo sempre scendere a compromesso tra design e confort ?

Aspetta. Fammi capire meglio questo concetto.

Ormai diamo  quasi per scontato che se un modello di stivale ci piace, siamo noi che ci dobbiamo adattare, magari soffrendo un pò quando lo calziamo. Io da anni lavoro per rovesciare questa idea. E’ lo stivale che deve offrire il massimo confort e qualità dei materiali e adattarsi al cavaliere. Cavaliere che a volte lo indossa dieci ore al giorno, pensa a tutti i professionisti; per me non parliamo più di “stivali western”, ma di attrezzatura tecnica. E come tutta l’attrezzatura tecnica è tempo di evolversi, come è stato  per materiali e forme che oggi ad esempio vediamo nei giubbotti che indossiamo in inverno.

Immagino però che questa tua idea abbia però bisogno di studi approfonditi per raggiungere davvero lo scopo.

Certamente si. E infatti, anche se il brand Queen Boots nasce nel 2022, io lavoro a questo progetto da anni! Ho iniziato a disegnare i primi modelli parecchio tempo fa e ovviamente come prima idea,  mi sono rivolto a dei bravi artigiani locali. Ma pur cambiandone diversi, nel tempo ho capito che mancava sempre un ingrediente: ossia la conoscenza approfondita di questo tipo di calzature e del suo uso specifico: parliamo di stivali da lavoro (non da passeggio!), che evidentemente proprio non è nelle nostre corde qui in Italia.

E allora sono risalito alla fonte. Ho viaggiato negli States e alla fine ho trovato alcuni artigiani che lavorano sulla stivaleria western da decenni, anzi da generazioni. Con loro ci siamo capiti al volo, perchè laggiù cowboy e mandriani, non indosserebbero mai uno stivale bello ma scomodo.

E’ mi stato finalmente chiaro il perchè  alcune soluzioni/materiali funzionano e altre invece no. Con questi artigiani parliamo la stessa lingua e con loro  abbiamo potuto dare inizio a un progetto di qualità. Ovviamente per mantenere questo standard, i nostri stivali vengono lavorati e realizzati in america e poi portati qui in Europa, dove ho un magazzino già piuttosto ampio, anche se ovviamente, a richiesta, lavoriamo anche esemplari su misura.  Sempre con un caposaldo ben preciso: massimo confort della calzatura sempre (!) , finiture a mano e materiali di altissima qualità che – in base al pellame scelto dal cliente – ne determina il prezzo finale.

Spiegaci più nel dettaglio quale è il vero punto di forza di questi stivali.
Te ne dico tre: doppio rivestimento artigianale della suola, materiali in gomma  Good Year con zigrinatura per assicurare il massimo grip a terra, plantare interno ribattuto e rinforzato per dare il massimo confort secondo la forma del piede.

Aspetta, dimmi meglio della questione del plantare interno.

Vedi, uno stivale non è comodo perchè guardato  dall’esterno ha una forma larga e tondeggiante. Questo è un falso indizio.

Ti faccio un esempio? Tu cammineresti per dieci ore con delle infradito? Le ciabattine piatte ci “sembrano” comode, ma se ci cammini a lungo ti spaccano i piedi, perchè sono completamente piatte e  non contengono il piede. I nostri stivali sono correttamente fascianti e soprattutto la pianta del piede appoggia su un plantare soffice e anatomico che ne rende l’azione simile a quella di una scarpa da ginnastica. L’inclinazione stessa data dal tacco, è studiata su base anatomica rispettando altezze e proporzioni.

Per capirci, io non voglio che una persona, appena scende da cavallo, non pensi ad altro che a togliersi gli stivali! Questo sarebbe un fallimento per me. Ma a quanti invece capita di pensare proprio così?

La zigrinatura sulla suola è un altro aspetto fondamentale. In scuderia mediamente c’è acqua, fango, zone erbose o paddock dove facilmente  si scivola. Quante volte capita di prendere una caduta accidentale? I materiali Good Year che noi utilizziamo, di altissima qualità, durata e resistenza alla torsione, assicurano il necessario grip a terra per camminare sicuri durante la propria giornata, che non è solo stare in sella.

Max, tuttavia viviamo nel paese del Made in Italy.  Riesci a coniugare queste caratteristiche di confort e sicurezza  con il richiamo italico del design e dell’effetto moda? 

Assolutamente, ne sono ben consapevole.  Ma vedi, design e moda come dici tu, sono per noi italiani …la base! Una volta che sono tornato indietro e ho trovato l’ingrediente mancante, è stato molto facile abbinare pellami, colori e un pizzico di “glamour” per creare linee di tendenza che spero vengano apprezzate anche dalle nostre amazzoni, che sono sempre più “scintillanti” in arena.

Una ultima domanda? Perchè hai scelto il nome Queen Boots?
(ride)Ti dirò…è  nato come uno scherzo. Ho sempre chiamato mia figlia “la mia piccola principessa” e così adesso che è cresciuta, quando ho avuto in mano i primi prototipi mi è venuto naturale trasformare la piccola principessa in una regina. Una dedica del cuore. Tutto qui. E oggi porto avanti questo Brand a partire da alcuni atleti che ho il piacere di avere come Testimonial e alcune Regioni con cui sto già collaborando. Siamo stati a Verona e saremo presenti ovviamente in diversi show e manifestazioni durante l’anno.

MAX VETRUGNO 328/7831.5960 – info@queenboots.it 

Intervista di http://mauropenza.blogspot.com/